Per realizzare un’abitazione eco-sostenibile uno dei diversi aspetti da considerare è il tipo di materiale. Nel campo della bioarchitettura vengono considerati diversi materiali naturali: come legno, sughero, canapa, bambù, paglia le cui proprietà risultano compatibili con l’ambiente. Sostituendo cemento e mattoni con le risorse naturali si otterranno innumerevoli benefici in termini di risparmio, benessere e salute!
In questo articolo scopriremo i diversi vantaggi della canapa nell’edilizia, per la costruzione di abitazioni eco-sostenibili.
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Canapa: proprietà e caratteristiche
La canapa ha origini antichissime, veniva usata in Cina, India, Medio Oriente per scopi terapeutici. Negli anni a venire si diffuse anche in Europa, in Italia venne tradizionalmente coltivata fino agli anni ’50 del secolo scorso. Mentre intorno agli anni ’30 venne proibito l’utilizzo negli Stati Uniti, consecutivamente anche nel resto del mondo scomparvero la maggior parte delle coltivazioni.
Esistono diverse tipologie di piante, ma la principale caratteristica è che sono facili da coltivare e si adattano in diversi terreni. In tre mesi dalla semina la pianta è pronta per il raccolto; può essere coltivata ripetutamente sullo stesso terreno poiché lo andrà a nutrire. Ad oggi gli impieghi di questa pianta sono innumerevoli: per l’alimentazione i semi sono ricchi di proteine, hanno delle ottime proprietà in quanto ricchi di omega 6 ed omega 3; nel campo tessile, le stoffe ottenute dalla canapa si presentano resistenti, morbide, traspiranti con la caratteristica di schermare dalle radiazioni di campi elettrostatici e magnetici. La polpa della pianta è usata per realizzare una carta morbida, chiara e da una durata elevata, rispetto alle tradizionali. Dalla cellulosa della canapa si può ricavare una plastica resistente; si ha il vantaggio di bonificare aree di terreno contaminate da metalli pesanti.
I molteplici vantaggi delle case in canapa
L’idea delle case passive sta diventando man mano sempre più una realtà concreta che contribuisce ad un notevole risparmio energetico. L’idea è made in UE, precisamente i due ricercatori Wolfgang Feist e Bo Adamson nel 1988 iniziarono una grande ricerca per sviluppare delle abitazioni con riscaldamento autosufficiente. Nel tempo si capì come portare al massimo l’efficienza energetica dell’edificio; oltre al posizionamento dell’abitazione, la coibentazione delle pareti e gli infissi termici si puntò sulla qualità dei materiali!
La canapa oggi
Abbiamo detto che l’utilizzo della canapa ha origini antiche. Mentre il prodotto industrializzato nasce in Francia verso la metà degli anni ’80 con il successivo diffondersi negli Stati Uniti, Canada, Germania. In tempi più recenti inizia ad essere usata nell’edilizia anche in Italia. Stiamo parlando del biocomposito, un materiale che unisce canapa e calce:da quest’unione si ottengono i biomattoni.
Il Biomattone
Le caratteristiche del biomattone:
- Fa traspirare l’umidità; è un materiale igroscopico ovvero assorbe l’umidità e la rilascia nel caso l’ambiente risulta secco, mantenendola sempre costante.
- Isolante termico; i costi per il riscaldamento si riducono notevolmente; solitamente non vi è il bisogno dell’impianto di raffreddamento.
- Isolante acustico.
- Funzione antisismica; il biomattone non ha caratteristiche strutturali, perciò si associa ad un telaio portante in legno. Questa combinazione resiste maggiormente alle scosse rispetto ai materiali tradizionali.
- Risparmio economico; minor quantità dei materiali, riduzione dei tempi di posa.
- Riciclabile e biodegradabile.
L’unico “svantaggio” della canapa è la ridotta capacità di carico. Quindi possono essere realizzate abitazioni dalle dimensioni moderate. Guardate l’aspetto positivo, avere una casa non troppo grande vi permetterà di gestire con più flessibilità e semplicità la vostra vita! 
L’uso di questo materiale permette la realizzazione di abitazioni passive, quindi autonome energeticamente. Nel rispetto e sintonia con la natura; con un notevole miglioramento della qualità della vita.
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